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2021

Navdanya (9 semi)

staccando l'ombra da terra

980°

2020

Lo spettro di Malthus - solo show

Germinal

paradossi dell'abbondanza

2019

canto libero

SOFFERTE ONDE SERENE

2018

voce del verbo avere - solo show

opera viva

2017

Fil de sëida

Schuld

velme - solo show

2016

Made in Italy

Forza Lavoro - solo show

2015

Un caso

Stilleven

Liberamente tratto da

2014

H317 - Può provocare una reazione- solo show

Un milione di alberi sacri e nessun dio

Rette incidenti

2013

Con la cultura non si mangia

Io in testa

M.

Aqua Micans - Hotel delle palme - solo show

2012

Capienza massima meno uno

Ginnastica dei ciechi la corsa al cerchio - solo show

Viaggio intorno alla mia camera

2011

Rada - solo show

tragedia in atto

Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia (2009 - 2011)

2010

Quando la strada guarda il cielo

Forever Overhead - solo show

2009

Pier Paolo Pasolini 2009

In love we trust

From here to Eternit

2008

Ground cover

My no man's land - solo show

2007

Bianca e il suo contrario - solo show

2006

(Pausa). Che tempo che fa? Lo stesso di sempre...

Talk to me

tanatosi - solo show

2005

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

2002

Efi

2001

59 Passi

Ad occhi aperti!

STILLEVEN, 2015, 1,7 tonnellate di pannocchie di mais, specchio, armadio contenente lenti, sistemi ottici e 5 stampe fotografiche B/N, dimensioni totali, 500 x 400 x 747 cm, veduta dell'installazione, Padiglione Italia, 56th Esposizione Internazionale d'Arte Venezia, foto di Fulvio Ambrosio / 1.7 tons of corncobs, mirror, wardrobe containing lenses, optical instruments and 5 b/w photographic prints, total dimensions, 500 x 400 x 747 cm, installation view, Italy Pavilion, 56th Venice Biennial, photo by Fulvio Ambrosio

L'installazione STILLEVEN concepita per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2015 è un reenactment di una fotografia scattata dall'artista circa venti anni fa, nella cascina in cui viveva il padre. L'immagine ritrae una distesa di pannocchie che si riflettono sulla superficie specchiante di un armadio. L'"installazione involontaria" che Migliora ha fermato nella fotografia viene qui messa in scena, a costruire un dispositivo di rappresentazione che, come il genere della natura morta, si fa portatore di significazioni allegoriche.
Migliora recupera uno scenario quotidiano e familiare e lo riconnette a un contesto più ampio, la storia d'Italia legata alla cultura agricola contadina.
Chiamata a riflettere sul concetto di wunderkammer, l'artista dà vita a un dispositivo di osservazione posto sul retro dell'armadio: questo ribalta la percezione tra interno ed esterno dell'ambiente e allo stesso tempo restituisce uno sguardo ulteriore, le "immagini assenti" ma contigue alla narrazione messa in scena. Attraverso una stratificazione spaziale e temporale di visioni, Migliora riflette sulla formazione delle immagini, ripercorrendo il gesto fotografico come possibilità di sguardi e prospettive molteplici, capaci di coinvolgere il fruitore in inedite esplorazioni dell'esistente.



This installation, created for the Italy Pavilion at the 2015 Venice Biennial, is a re-enactment of a photograph the artist took about 20 years ago in the farmhouse where her father used to live. The picture shows a sea of corncobs reflected in a wardrobe mirror. Here Migliora stages the 'involuntary installation' captured in the photograph and, like a still life, the resulting representational device is packed with allegorical meanings. She recovers an everyday scenario and reconnects it to broader context, namely the history of Italy and its peasant and rural culture. Asked to reflect on the concept of the Wunderkammer, or wonder room, the artist created an observation device on the back of the wardrobe, thus reversing perception of what is inside and outside the space and, at once, adding the extra viewpoint of 'absent images' that are nonetheless adjacent to the narrative mise-en-scène. By stratifying the different visions spatially and temporally, Migliora reflects upon image formation and how the act of taking a photograph offers the possibility for a multiplicity of views and perspectives that involve the observer in fresh explorations of existing reality.

STILLEVEN, 2015, 1,7 tonnellate di pannocchie di mais, specchio, armadio contenente lenti, sistemi ottici e 5 stampe fotografiche B/N, dimensioni totali, 500 x 400 x 747 cm, veduta dell'installazione, Padiglione Italia, 56th Esposizione Internazionale d'Arte Venezia, foto di Fulvio Ambrosio / 1.7 tons of corncobs, mirror, wardrobe containing lenses, optical instruments and 5 b/w photographic prints, total dimensions, 500 x 400 x 747 cm, installation view, Italy Pavilion, 56th Venice Biennial, photo by Fulvio Ambrosio

L'installazione STILLEVEN concepita per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2015 è un reenactment di una fotografia scattata dall'artista circa venti anni fa, nella cascina in cui viveva il padre. L'immagine ritrae una distesa di pannocchie che si riflettono sulla superficie specchiante di un armadio. L'"installazione involontaria" che Migliora ha fermato nella fotografia viene qui messa in scena, a costruire un dispositivo di rappresentazione che, come il genere della natura morta, si fa portatore di significazioni allegoriche.
Migliora recupera uno scenario quotidiano e familiare e lo riconnette a un contesto più ampio, la storia d'Italia legata alla cultura agricola contadina.
Chiamata a riflettere sul concetto di wunderkammer, l'artista dà vita a un dispositivo di osservazione posto sul retro dell'armadio: questo ribalta la percezione tra interno ed esterno dell'ambiente e allo stesso tempo restituisce uno sguardo ulteriore, le "immagini assenti" ma contigue alla narrazione messa in scena. Attraverso una stratificazione spaziale e temporale di visioni, Migliora riflette sulla formazione delle immagini, ripercorrendo il gesto fotografico come possibilità di sguardi e prospettive molteplici, capaci di coinvolgere il fruitore in inedite esplorazioni dell'esistente.



This installation, created for the Italy Pavilion at the 2015 Venice Biennial, is a re-enactment of a photograph the artist took about 20 years ago in the farmhouse where her father used to live. The picture shows a sea of corncobs reflected in a wardrobe mirror. Here Migliora stages the 'involuntary installation' captured in the photograph and, like a still life, the resulting representational device is packed with allegorical meanings. She recovers an everyday scenario and reconnects it to broader context, namely the history of Italy and its peasant and rural culture. Asked to reflect on the concept of the Wunderkammer, or wonder room, the artist created an observation device on the back of the wardrobe, thus reversing perception of what is inside and outside the space and, at once, adding the extra viewpoint of 'absent images' that are nonetheless adjacent to the narrative mise-en-scène. By stratifying the different visions spatially and temporally, Migliora reflects upon image formation and how the act of taking a photograph offers the possibility for a multiplicity of views and perspectives that involve the observer in fresh explorations of existing reality.

STILLEVEN, 2015, 1,7 tonnellate di pannocchie di mais, specchio, armadio contenente lenti, sistemi ottici e 5 stampe fotografiche B/N, dimensioni totali, 500 x 400 x 747 cm, veduta dell'installazione, Padiglione Italia, 56th Esposizione Internazionale d'Arte Venezia, foto di Fulvio Ambrosio / 1.7 tons of corncobs, mirror, wardrobe containing lenses, optical instruments and 5 b/w photographic prints, total dimensions, 500 x 400 x 747 cm, installation view, Italy Pavilion, 56th Venice Biennial, photo by Fulvio Ambrosio

L'installazione STILLEVEN concepita per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2015 è un reenactment di una fotografia scattata dall'artista circa venti anni fa, nella cascina in cui viveva il padre. L'immagine ritrae una distesa di pannocchie che si riflettono sulla superficie specchiante di un armadio. L'"installazione involontaria" che Migliora ha fermato nella fotografia viene qui messa in scena, a costruire un dispositivo di rappresentazione che, come il genere della natura morta, si fa portatore di significazioni allegoriche.
Migliora recupera uno scenario quotidiano e familiare e lo riconnette a un contesto più ampio, la storia d'Italia legata alla cultura agricola contadina.
Chiamata a riflettere sul concetto di wunderkammer, l'artista dà vita a un dispositivo di osservazione posto sul retro dell'armadio: questo ribalta la percezione tra interno ed esterno dell'ambiente e allo stesso tempo restituisce uno sguardo ulteriore, le "immagini assenti" ma contigue alla narrazione messa in scena. Attraverso una stratificazione spaziale e temporale di visioni, Migliora riflette sulla formazione delle immagini, ripercorrendo il gesto fotografico come possibilità di sguardi e prospettive molteplici, capaci di coinvolgere il fruitore in inedite esplorazioni dell'esistente.



This installation, created for the Italy Pavilion at the 2015 Venice Biennial, is a re-enactment of a photograph the artist took about 20 years ago in the farmhouse where her father used to live. The picture shows a sea of corncobs reflected in a wardrobe mirror. Here Migliora stages the 'involuntary installation' captured in the photograph and, like a still life, the resulting representational device is packed with allegorical meanings. She recovers an everyday scenario and reconnects it to broader context, namely the history of Italy and its peasant and rural culture. Asked to reflect on the concept of the Wunderkammer, or wonder room, the artist created an observation device on the back of the wardrobe, thus reversing perception of what is inside and outside the space and, at once, adding the extra viewpoint of 'absent images' that are nonetheless adjacent to the narrative mise-en-scène. By stratifying the different visions spatially and temporally, Migliora reflects upon image formation and how the act of taking a photograph offers the possibility for a multiplicity of views and perspectives that involve the observer in fresh explorations of existing reality.

STILLEVEN, 2015, 1,7 tonnellate di pannocchie di mais, specchio, armadio contenente lenti, sistemi ottici e 5 stampe fotografiche B/N, dimensioni totali, 500 x 400 x 747 cm, veduta dell'installazione, Padiglione Italia, 56th Esposizione Internazionale d'Arte Venezia, foto di Fulvio Ambrosio / 1.7 tons of corncobs, mirror, wardrobe containing lenses, optical instruments and 5 b/w photographic prints, total dimensions, 500 x 400 x 747 cm, installation view, Italy Pavilion, 56th Venice Biennial, photo by Fulvio Ambrosio

L'installazione STILLEVEN concepita per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2015 è un reenactment di una fotografia scattata dall'artista circa venti anni fa, nella cascina in cui viveva il padre. L'immagine ritrae una distesa di pannocchie che si riflettono sulla superficie specchiante di un armadio. L'"installazione involontaria" che Migliora ha fermato nella fotografia viene qui messa in scena, a costruire un dispositivo di rappresentazione che, come il genere della natura morta, si fa portatore di significazioni allegoriche.
Migliora recupera uno scenario quotidiano e familiare e lo riconnette a un contesto più ampio, la storia d'Italia legata alla cultura agricola contadina.
Chiamata a riflettere sul concetto di wunderkammer, l'artista dà vita a un dispositivo di osservazione posto sul retro dell'armadio: questo ribalta la percezione tra interno ed esterno dell'ambiente e allo stesso tempo restituisce uno sguardo ulteriore, le "immagini assenti" ma contigue alla narrazione messa in scena. Attraverso una stratificazione spaziale e temporale di visioni, Migliora riflette sulla formazione delle immagini, ripercorrendo il gesto fotografico come possibilità di sguardi e prospettive molteplici, capaci di coinvolgere il fruitore in inedite esplorazioni dell'esistente.



This installation, created for the Italy Pavilion at the 2015 Venice Biennial, is a re-enactment of a photograph the artist took about 20 years ago in the farmhouse where her father used to live. The picture shows a sea of corncobs reflected in a wardrobe mirror. Here Migliora stages the 'involuntary installation' captured in the photograph and, like a still life, the resulting representational device is packed with allegorical meanings. She recovers an everyday scenario and reconnects it to broader context, namely the history of Italy and its peasant and rural culture. Asked to reflect on the concept of the Wunderkammer, or wonder room, the artist created an observation device on the back of the wardrobe, thus reversing perception of what is inside and outside the space and, at once, adding the extra viewpoint of 'absent images' that are nonetheless adjacent to the narrative mise-en-scène. By stratifying the different visions spatially and temporally, Migliora reflects upon image formation and how the act of taking a photograph offers the possibility for a multiplicity of views and perspectives that involve the observer in fresh explorations of existing reality.

STILLEVEN, 2015, 1,7 tonnellate di pannocchie di mais, specchio, armadio contenente lenti, sistemi ottici e 5 stampe fotografiche B/N, dimensioni totali, 500 x 400 x 747 cm, veduta dell'installazione, Padiglione Italia, 56th Esposizione Internazionale d'Arte Venezia, foto di Fulvio Ambrosio / 1.7 tons of corncobs, mirror, wardrobe containing lenses, optical instruments and 5 b/w photographic prints, total dimensions, 500 x 400 x 747 cm, installation view, Italy Pavilion, 56th Venice Biennial, photo by Fulvio Ambrosio

L'installazione STILLEVEN concepita per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2015 è un reenactment di una fotografia scattata dall'artista circa venti anni fa, nella cascina in cui viveva il padre. L'immagine ritrae una distesa di pannocchie che si riflettono sulla superficie specchiante di un armadio. L'"installazione involontaria" che Migliora ha fermato nella fotografia viene qui messa in scena, a costruire un dispositivo di rappresentazione che, come il genere della natura morta, si fa portatore di significazioni allegoriche.
Migliora recupera uno scenario quotidiano e familiare e lo riconnette a un contesto più ampio, la storia d'Italia legata alla cultura agricola contadina.
Chiamata a riflettere sul concetto di wunderkammer, l'artista dà vita a un dispositivo di osservazione posto sul retro dell'armadio: questo ribalta la percezione tra interno ed esterno dell'ambiente e allo stesso tempo restituisce uno sguardo ulteriore, le "immagini assenti" ma contigue alla narrazione messa in scena. Attraverso una stratificazione spaziale e temporale di visioni, Migliora riflette sulla formazione delle immagini, ripercorrendo il gesto fotografico come possibilità di sguardi e prospettive molteplici, capaci di coinvolgere il fruitore in inedite esplorazioni dell'esistente.



This installation, created for the Italy Pavilion at the 2015 Venice Biennial, is a re-enactment of a photograph the artist took about 20 years ago in the farmhouse where her father used to live. The picture shows a sea of corncobs reflected in a wardrobe mirror. Here Migliora stages the 'involuntary installation' captured in the photograph and, like a still life, the resulting representational device is packed with allegorical meanings. She recovers an everyday scenario and reconnects it to broader context, namely the history of Italy and its peasant and rural culture. Asked to reflect on the concept of the Wunderkammer, or wonder room, the artist created an observation device on the back of the wardrobe, thus reversing perception of what is inside and outside the space and, at once, adding the extra viewpoint of 'absent images' that are nonetheless adjacent to the narrative mise-en-scène. By stratifying the different visions spatially and temporally, Migliora reflects upon image formation and how the act of taking a photograph offers the possibility for a multiplicity of views and perspectives that involve the observer in fresh explorations of existing reality.

STILLEVEN, 2015, 1,7 tonnellate di pannocchie di mais, specchio, armadio contenente lenti, sistemi ottici e 5 stampe fotografiche B/N, dimensioni totali, 500 x 400 x 747 cm, veduta dell'installazione, Padiglione Italia, 56th Esposizione Internazionale d'Arte Venezia, foto di Fulvio Ambrosio / 1.7 tons of corncobs, mirror, wardrobe containing lenses, optical instruments and 5 b/w photographic prints, total dimensions, 500 x 400 x 747 cm, installation view, Italy Pavilion, 56th Venice Biennial, photo by Fulvio Ambrosio

L'installazione STILLEVEN concepita per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2015 è un reenactment di una fotografia scattata dall'artista circa venti anni fa, nella cascina in cui viveva il padre. L'immagine ritrae una distesa di pannocchie che si riflettono sulla superficie specchiante di un armadio. L'"installazione involontaria" che Migliora ha fermato nella fotografia viene qui messa in scena, a costruire un dispositivo di rappresentazione che, come il genere della natura morta, si fa portatore di significazioni allegoriche.
Migliora recupera uno scenario quotidiano e familiare e lo riconnette a un contesto più ampio, la storia d'Italia legata alla cultura agricola contadina.
Chiamata a riflettere sul concetto di wunderkammer, l'artista dà vita a un dispositivo di osservazione posto sul retro dell'armadio: questo ribalta la percezione tra interno ed esterno dell'ambiente e allo stesso tempo restituisce uno sguardo ulteriore, le "immagini assenti" ma contigue alla narrazione messa in scena. Attraverso una stratificazione spaziale e temporale di visioni, Migliora riflette sulla formazione delle immagini, ripercorrendo il gesto fotografico come possibilità di sguardi e prospettive molteplici, capaci di coinvolgere il fruitore in inedite esplorazioni dell'esistente.



This installation, created for the Italy Pavilion at the 2015 Venice Biennial, is a re-enactment of a photograph the artist took about 20 years ago in the farmhouse where her father used to live. The picture shows a sea of corncobs reflected in a wardrobe mirror. Here Migliora stages the 'involuntary installation' captured in the photograph and, like a still life, the resulting representational device is packed with allegorical meanings. She recovers an everyday scenario and reconnects it to broader context, namely the history of Italy and its peasant and rural culture. Asked to reflect on the concept of the Wunderkammer, or wonder room, the artist created an observation device on the back of the wardrobe, thus reversing perception of what is inside and outside the space and, at once, adding the extra viewpoint of 'absent images' that are nonetheless adjacent to the narrative mise-en-scène. By stratifying the different visions spatially and temporally, Migliora reflects upon image formation and how the act of taking a photograph offers the possibility for a multiplicity of views and perspectives that involve the observer in fresh explorations of existing reality.

STILLEVEN, 2015, 1,7 tonnellate di pannocchie di mais, specchio, armadio contenente lenti, sistemi ottici e 5 stampe fotografiche B/N, dimensioni totali, 500 x 400 x 747 cm, veduta dell'installazione, Padiglione Italia, 56th Esposizione Internazionale d'Arte Venezia, foto di Fulvio Ambrosio / 1.7 tons of corncobs, mirror, wardrobe containing lenses, optical instruments and 5 b/w photographic prints, total dimensions, 500 x 400 x 747 cm, installation view, Italy Pavilion, 56th Venice Biennial, photo by Fulvio Ambrosio

L'installazione STILLEVEN concepita per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2015 è un reenactment di una fotografia scattata dall'artista circa venti anni fa, nella cascina in cui viveva il padre. L'immagine ritrae una distesa di pannocchie che si riflettono sulla superficie specchiante di un armadio. L'"installazione involontaria" che Migliora ha fermato nella fotografia viene qui messa in scena, a costruire un dispositivo di rappresentazione che, come il genere della natura morta, si fa portatore di significazioni allegoriche.
Migliora recupera uno scenario quotidiano e familiare e lo riconnette a un contesto più ampio, la storia d'Italia legata alla cultura agricola contadina.
Chiamata a riflettere sul concetto di wunderkammer, l'artista dà vita a un dispositivo di osservazione posto sul retro dell'armadio: questo ribalta la percezione tra interno ed esterno dell'ambiente e allo stesso tempo restituisce uno sguardo ulteriore, le "immagini assenti" ma contigue alla narrazione messa in scena. Attraverso una stratificazione spaziale e temporale di visioni, Migliora riflette sulla formazione delle immagini, ripercorrendo il gesto fotografico come possibilità di sguardi e prospettive molteplici, capaci di coinvolgere il fruitore in inedite esplorazioni dell'esistente.



This installation, created for the Italy Pavilion at the 2015 Venice Biennial, is a re-enactment of a photograph the artist took about 20 years ago in the farmhouse where her father used to live. The picture shows a sea of corncobs reflected in a wardrobe mirror. Here Migliora stages the 'involuntary installation' captured in the photograph and, like a still life, the resulting representational device is packed with allegorical meanings. She recovers an everyday scenario and reconnects it to broader context, namely the history of Italy and its peasant and rural culture. Asked to reflect on the concept of the Wunderkammer, or wonder room, the artist created an observation device on the back of the wardrobe, thus reversing perception of what is inside and outside the space and, at once, adding the extra viewpoint of 'absent images' that are nonetheless adjacent to the narrative mise-en-scène. By stratifying the different visions spatially and temporally, Migliora reflects upon image formation and how the act of taking a photograph offers the possibility for a multiplicity of views and perspectives that involve the observer in fresh explorations of existing reality.

SENZA TITOLO #1, DALLA SERIE STILLEVEN, 1993 - 2015, stampa B/N fine art ai pigmenti, 111,8 x 160 cm / b/w fine art archival pigment print, 111.8 x 160 cm

Questa è la fotografia scattata da Migliora circa venti anni fa, nella cascina in cui viveva il padre, dalla quale si origina l'installazione STILLEVEN, opera concepita per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2015. L'immagine ritrae una distesa di pannocchie che si riflettono sulla superficie specchiante di un armadio. L'"installazione involontaria" che Migliora ha fermato nella fotografia, viene impiegata a costruire un dispositivo di rappresentazione che, come il genere della natura morta, si fa portatore di significazioni allegoriche.



This is the photograph, taken by Migliora about 20 years ago in the farmhouse where her father used to live, that gave life to the STILLEVEN installation for the Italy Pavilion at the 2015 Venice Biennial. It shows a sea of corncobs reflected in a wardrobe mirror. Migliora uses the 'involuntary installation' captured in the photograph to build a representational device which, like a still life, is packed with allegorical meanings.

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Galleria Lia Rumma, Milan/Naples

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Marzia Migliora

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