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2021

Navdanya (9 semi)

staccando l'ombra da terra

980°

2020

Lo spettro di Malthus - solo show

Germinal

paradossi dell'abbondanza

2019

canto libero

SOFFERTE ONDE SERENE

2018

voce del verbo avere - solo show

opera viva

2017

Fil de sëida

Schuld

velme - solo show

2016

Made in Italy

Forza Lavoro - solo show

2015

Un caso

Stilleven

Liberamente tratto da

2014

H317 - Può provocare una reazione- solo show

Un milione di alberi sacri e nessun dio

Rette incidenti

2013

Con la cultura non si mangia

Io in testa

M.

Aqua Micans - Hotel delle palme - solo show

2012

Capienza massima meno uno

Ginnastica dei ciechi la corsa al cerchio - solo show

Viaggio intorno alla mia camera

2011

Rada - solo show

tragedia in atto

Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia (2009 - 2011)

2010

Quando la strada guarda il cielo

Forever Overhead - solo show

2009

Pier Paolo Pasolini 2009

In love we trust

From here to Eternit

2008

Ground cover

My no man's land - solo show

2007

Bianca e il suo contrario - solo show

2006

(Pausa). Che tempo che fa? Lo stesso di sempre...

Talk to me

tanatosi - solo show

2005

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

2002

Efi

2001

59 Passi

Ad occhi aperti!

My no man's land, 2008, mostra personale, Art Agents Gallery, Amburgo, a cura di Eva Brioschi / solo show, Art Agents Gallery, Hamburg, curated by Eva Brioschi

L'espressione MY NO MAN'S LAND (Questa mia terra di nessuno) è un aforisma con cui Samuel Beckett usava definire il proprio lavoro, ma anche una frase associabile al mare, o meglio, come vuole il glossario della Marina Militare, all'alto mare. Una zona franca, che inizia dove finiscono i confini costieri nazionali, esule da qualsiasi sovranità e diritto statale. Una terra che non appartiene a nessuno, in cui si perpetuano stragi legate alla migrazione di migliaia di persone pronte a lasciare il sud del mondo per il benessere occidentale. Migliaia di persone per cui il mare rappresenta l'ultimo grande ostacolo verso la realizzazione di un sogno e di una speranza. Da qui nascono il tema e il titolo della personale dell'artista, presso Art Agents, ad Amburgo: un progetto che affronta il tema della responsabilità attraverso cinque opere specificatamente concepite per la mostra.

EVA BRIOSCHI_My no man s land_2008



MY NO MAN'S LAND is the aphorism Samuel Beckett used to define his own work, but it is also a term that could be associated with the sea, or rather, as the Italian Navy glossary calls it, alto mare, the high sea. This free zone begins where national coastlines end, exempt from any state sovereignty or law. It belongs to no one and it is constantly a scene of slaughter as a result of the migration of thousands of people ready to leave the Global South in pursuit of western prosperity: thousands of people for whom the sea represents the last great obstacle to the realisation of a dream and a hope. Hence the theme and the title of this solo exhibition at Art Agents in Hamburg, a project that addresses the question of responsibility through five site-specific works.

EVA BRIOSCHI_My no man s land_2008

VIDDI LA MIA FORTUNA IN ALTO MARE, 2008, frame video, video monocanale, colore, suono, film 16 mm trasferito su DVD, 2' 11'' / video frame, single-channel colour video with sound, 16 mm film transferred to DVD, 2' 11''

Il video VIDDI LA MIA FORTUNA IN ALTO MARE rappresenta due uomini che fanno fluttuare una sottile asticella su cui è fissata una barchetta bianca colma di piccole sagome umane. Il bastoncino bianco si staglia su un denso fondo nero e disegna, come a separare il cielo dal mare, una flebile linea d'orizzonte, animata dal movimento ondulatorio dei due attori - posti alle estremità dell'inquadratura e quasi tutt'uno con lo sfondo - che la sorreggono. É una scena fortemente evocativa del destino di tante persone che si compie per il volere e le azioni di attori esterni e potenti dei ex machina. L'opera trae il suo titolo dal ritornello del canto popolare che accompagna il video, che allude alla ricerca della fortuna in alto mare.


EVA BRIOSCHI_My no man s land_2008



The video entitled IO VIDDI LA MIA FORTUNA IN ALTO MARE (I saw my fortune on the high sea) shows two men shaking a thin rod to which a small white boat full of tiny human figures is attached. The white rod stands out against a pitch black background and, as if it were separating the sky from the sea, traces a frail horizon line, moved by the wave-like motion of the two actors holding it, each at the edge of the shot and almost an organic part of the whole. The scene is highly evocative of the destiny of so many people subject to the will and actions of external actors and powerful dei ex machina. The work takes its title from the chorus of the folk song on the soundtrack, which alludes to the pursuit of fortune on the high seas.

EVA BRIOSCHI_My no man s land_2008

LIFE BELT, 2008, calco 1:1 di salvagente, 3 salvagente di sapone alla glicerina, ⌀ 57cm, dettaglio, Art Agents Gallery, Amburgo / lifesize life belt cast, 3 glycerine soap life belts, ⌀ 57cm, detail, Art Agents Gallery, Hamburg

Tre salvagente bianchi sono disposti su un pavimento nero, come se galleggiassero su una superficie oscura, nell'alto mare notturno. Realizzati come un salvagente a norma di sicurezza, sono fatti in sapone di glicerina neutro, incolore e inodore. Una sostanza scivolosa, soggetta a sciogliersi a contatto con l'acqua e a dissolversi in essa senza lasciare traccia. L'installazione è stata creata in reazione a un fatto accaduto nel 2007, quando una barca con duecento migranti clandestini venne avvedutata dalla guardia costiera maltese. Benché in difficoltà a causa del maltempo, la barca non venne soccorsa dalle autorità e naufragò con i suoi passeggeri. Traendo ispirazione da questo fatto di cronaca, l'opera allude a tutti gli aiuti umanitari dati al momento sbagliato, troppo tardi, o mai. Promesse di aiuto paragonabili ai salvagente di sapone che, sciogliendosi, non lasciano memoria del proprio passaggio, ma solo la suggestione di un'intenzione.

EVA BRIOSCHI_My no man s land_2008



Three white LIFE BELT are arranged on a black floor as if they were floating on a dark surface, like the high sea by night. Produced according to regular safety standards, they are actually made of neutral glycerine soap, a slippery colourless and odourless substance that may melt in contact with water and dissolve without a trace. The installation was created as a reaction to an event that took place in 2007, when a boat carrying 200 clandestine migrants was sighted by Maltese coastguards. Albeit in distress due to bad weather, it received no help from the authorities and was wrecked with all its passengers on board. Inspired by this news item, the work is an allusion to all forms of humanitarian aid given at the wrong time or too late or not at all - promises that can be compared to the soap lifebelts which, on melting, leave no memory of their passing but only the hint of an intention.

EVA BRIOSCHI_My no man s land_2008

MONITOR AND KEEP AT A DISTANCE, 2008, tubo neon, trasformatori, 254 x 106,35 cm, veduta dell'installazione, Fondazione Merz, Torino, foto di Andrea Guermani / neon tube, transformers, 254 x 106.35 cm, installation view, Fondazione Merz, Turin, photo by Andrea Guermani

MONITOR AND KEEP AT A DISTANCE (Monitorare e mantenere la distanza) è una scritta luminosa rossa in cui le parole vibrano come un allarme. Queste sono trattenute da due linee incerte rapidamente convergenti, che rappresentano il grafico di un uragano. Il segnale d'emergenza fa riferimento a un fatto di cronaca avvenuto nel 2007, in seguito all'avvistamento di una barca in avaria carica di duecento migranti. In tale occasione le autorità di competenza maltesi impartirono l'ordine di "monitorare e mantenere la distanza", affinché il mezzo potesse raggiungere il confine italiano. L'ordine fu impartito nove ore prima del naufragio della barca che portò alla morte di tutti i suoi passeggeri.

EVA BRIOSCHI_My no man s land_2008



MONITOR AND KEEP AT A DISTANCE is a luminous red sign in which the words vibrate like an alarm, restrained by two wavery, rapidly converging lines that are a graphic representation of a hurricane. This emergency signal was a reference to a news item from 2007 involving the sighting of a boat in distress with 200 migrants on board. On that occasion the Maltese authorities sent out an order to 'monitor and keep at a distance' so that the boat could reach the Italian border. The order was given nine hours before the boat sank and all its passengers died.

EVA BRIOSCHI_My no man s land_2008

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